mercoledì 2 maggio 2012

Dal 14 al 17 giugno a Marzabotto (BO) si svolgerà la terza festa nazionale dell’ANPI.

“Abbiamo scelto – si legge in una dichiarazione di Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi – un luogo che “parla da sé”, e che allo stesso tempo è in grado di costituire uno straordinario motore di partecipazione, di entusiasmo civile, di utile e forte immersione nelle radici, e, di più, un concentrato simbolico fortissimo: la memoria per costruire un futuro di libertà e democrazia. Allo scopo l’abbiamo dedicata a tutte le vittime delle stragi nazifasciste, ma intitolata proprio “la memoria batte nel cuore del futuro”.
La festa sarà ricca di iniziative di carattere politico, ma avrà anche spazi “ludici” e spazi specifici per i giovani; l’intento è di riflettere insieme e di confrontarci, ma anche di offrire l’occasione per contatti e scambi di esperienze”.
“Attenzione – sottolinea ancora Smuraglia – la Festa ha bisogno di tutti voi per riuscire. Del vostro impegno per garantire una larghissima partecipazione, in primis, e del vostro aiuto in termini di suggerimenti e proposte. Del vostro aiuto, anche, e non ultimo, per il reperimento di volontari: a tal proposito verrete contattati direttamente dai componenti del gruppo di lavoro apposito”.


domenica 29 aprile 2012

Gina Galeotti Bianchi

Nata a Mantova il 4 aprile 1913, caduta a Milano il 24 aprile 1945, ragioniera.
Lia, questo il "nome di battaglia" di Gina Galeotti Bianchi, è morta, dopo anni di lotta contro il fascismo, proprio nei giorni della Liberazione di Milano. Pur incinta di otto mesi, "Lia" si stava recando all'ospedale di Niguarda dove doveva incontrare alcuni partigiani feriti, lì ricoverati sotto false generalità. Fu falciata da una raffica di mitra, sparata da un camion carico di soldati tedeschi in fuga e incappati in un posto di blocco partigiano. Gina Galeotti Bianchi aveva cominciato giovanissima, diciassette anni prima, la sua attività antifascista. Nel 1943 era stata arrestata e deferita al Tribunale Speciale per essere stata tra gli organizzatori a Milano degli scioperi del marzo contro la guerra. Incarcerata per quattro mesi, fu liberata con la caduta del fascismo il 25 luglio e all'8 settembre entrò subito nelle organizzazioni della Resistenza. Fece parte, in particolare, del Comitato provinciale di Milano dei "Gruppi di difesa della donna", si impegno nel servizio informazioni e si dedicò all'assistenza delle famiglie degli antifascisti caduti. Il 19 novembre 2005, nella zona di Niguarda, nei giardini tra via Val di Ledro e via Hermada, il Comune di Milano ha intitolato l'area a Gina Galeotti Bianchi.