giovedì 17 ottobre 2013



Una vita, la mia vita, interamente dedicata a delle idee che, al di là di qualsiasi considerazione, reputo tuttora buone idee.
Dal settembre del ’43 all’aprile del 44 partecipai attivamente ai Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai volontari della libertà con compiti d’aiuto e soccorso alle formazioni partigiane di montagna, diffusione di notizie e informazioni veritiere e nel coinvolgimento di altri impiegati e operai nella lotta antifascista. Organizzazione unitaria quest’ultima, composta interamente da sole donne e aperta a tutte coloro che indipendentemente dall’estrazione sociale, avevano sposato la causa dell’antifascismo. Tutte noi scrivevamo e diffondevamo un nostro giornale,
Noi donne che dopo la Liberazione assunse la più famosa denominazione di Unione donne italiane.

Intervista a Onorina Brambilla Pesce

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