giovedì 7 novembre 2013

L'ANPI dice no allo stravolgimento 
della Costituzione nata dalla Resistenza

La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, fondamento della convivenza civile, che tutela irrinunciabili valori di libertà ed eguaglianza corre seri rischi. La mobilitazione e l'impegno per la difesa e l'applicazione della Costituzione è una delle più importanti battaglie per la democrazia nel nostro Paese. Una democrazia intesa come inseparabile intreccio tra diritti sociali, al lavoro, alla salute, all'istruzione, ad una vita dignitosa e diritti di libertà. Siamo fermamente contrari ad ogni modifica dell’art. 138 della Costituzione, articolo di garanzia costituzionale che prescrive, in modo rigido, le procedure e il percorso delle leggi di revisione della Costituzione.

Per affrontare la gravissima depressione economica e sociale, il dramma della disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha colpito drammaticamente il nostro Paese, non occorrono provvedimenti di ingegneria costituzionale. Serve invece un profondo rinnovamento della politica che non deve procedere per slogans od analisi superficiali nè ridursi a giochi di potere o appiattirsi sui problemi dell'immediato, su iniziative di corto respiro, ma dotarsi di progettualità, di proiezione e tensione verso l’avvenire, per costruire una società più libera e più giusta. La piena attuazione di quanto sancito dalla Costituzione repubblicana costituisce la sola prospettiva democratica di uscita dalla crisi economica, politico, istituzionale ed etica che ha investito il nostro Paese.

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