Stefano Ballini: “Diventare uomini-libro perché queste storie arrivino a tutti e nessuno ignori quello che è accaduto”
“Ma riesci a raccontare quello che è successo?”
“Sì…riesco a raccontare ed ancora racconto ciò che è successo. Ma vorrei tanto che la raccontasse qualcun altro per me. Perché è sempre più difficile e doloroso, raccontare e ricordare”.
“Sì…riesco a raccontare ed ancora racconto ciò che è successo. Ma vorrei tanto che la raccontasse qualcun altro per me. Perché è sempre più difficile e doloroso, raccontare e ricordare”.
Le parole di Marcella Dori,
sopravvissuta alla strage di Pratale, colpiscono al cuore.
Ammutoliscono e suscitano profonda commozione e rispetto verso tutti
coloro che ancora portano il pesante fardello e gli indelebili ricordi
di quello che è accaduto settant’anni or sono. Una pagina della storia
che tanti vorrebbero cancellare e strappare. Una pagina che non avrebbe
mai dovuto essere scritta.
Ma è una pagina che non si può e non si deve dimenticare.
Ma è una pagina che non si può e non si deve dimenticare.
“Il treno che bucò il fronte”, documentario di Stefano Ballini
sulle stragi nazifasciste di Pratale, Sant’Anna di Stazzema e
Marzabotto, è un esercizio di memoria che deve essere
mantenuta viva e tramandata di generazione in generazione.
http://www.eccidiomarzabotto.com/Treno1944.php
http://www.eccidiomarzabotto.com/Treno1944.php
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